Smaltimento e riciclo Pile

Le pile esauste costituiscono una fonte di materiali riciclabili; da esse possono essere recuperati materiali utili come metalli pesanti o il lamierino d'acciaio del rivestimento.

Metodo pirometallurgico

E' costituito da una prima fase di macinazione seguita poi dall'allontanamento del ferro per via magnetica.
La polvere ottenuta viene poi trattata in fornaci ad una temperatura compresa tra 700 e 1200 °C con lo scopo di recuperare dai fumi il mercurio, il cadmio e lo zinco; il residuo invece è composto per lo più da leghe ferro-manganese o talora da ossidi di manganese molto impuri.

Metodo idrometallurgico

Consente di recuperare da pile alcaline esauste tutti i materiali, in particolare zinco e manganese rigenerandoli in forme idonee alla commercializzazione (in particolare Zn metallico e MnO2).Il processo è concepito come "zero-waste" in modo tale da recuperare tutti i materiali contenuti nelle pile esauste e da riutilizzare tutti i reagenti utilizzati nel processo.
Il processo comprende gli stati seguenti:

  1.  pre-trattamento delle pile comprendente in successione le fasi di macinazione e separazione di due frazioni (una grossolana, una fine).
       La frazione fine è sottoposta ai trattamenti successivi, previo lavaggio con acqua per separare e recuperare la soluzione elettrolitica
       contenuta nelle pile

  2. 
lisciviazione acida e riducente, utilizzando come riducente un carboidrato scelto fra monosaccaridi, oligosaccaridi, polisaccaridi e loro miscele
  3.  purificazione per cementazione

  4.  separazione e recupero di zinco metallico e MnO2 in forme riutilizzabili per produrre nuove pile

  5.  trattamento delle soluzioni mediante concentrazione e purificazione per il recupero di reattivi
e acqua
Nuove pile possono essere prodotte a partire da zinco e biossido di manganese ottenuti con il processo.
La comparsa sul mercato delle pile ricaricabili al nichel-cadmio obbliga il recupero del cadmio data la alta tossicità dell'elemento; per questo negli ultimi anni si stanno diffondendo pile al nichel-metallo idruro (NiMH) che sono molto meno tossiche e dalla capacità più elevata.
I processi di recupero sono validi  sia per le piccole pile ricaricabili ad uso domestico, previa naturalmente la separazione dalla massa delle alcalino-manganese, sia per quelle di dimensioni maggiori di uso industriale.