Smaltimento Oli Usati

Gli Oli esausti si dividono in 3 categorie:
  •  gli Oli chiari che provengono delle industrie

  •  gli Oli scuri che derivano soprattutto dalle macchine e contengono quindi metalli e residui di combustione e ossidati
  •  gli Oli esausti solubili come olio vegetale per frittura

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Per ogni tipo di olio si usano metodi diversi di ritiro e smaltimento.

Oli esausti di frittura

La struttura degli Oli alimentari viene modificata dopo la frittura, l'olio viene ossidato e assorbe le sostanze inquinanti dalla carbonizzazione dei residui alimentari. La densità degli Oli ossidati fa sì che l'olio galleggia sull'acqua delle fognature. Questo comportamento degli Oli esausti è causa di inquinamento ambientale.
Il ritiro degli Oli esausti consente di riciclare l'olio per l'uso industriale, p.e. per la produzione di lubrificanti, bio-diesel, tensioattivi e saponi.

Oli chiari e Oli scuri

Anche questi Oli sono soltanto in parte biodegradabili e versati nelle fognature causano un inquinamento, in quanto riducono l'ossigeno disponibile per pesci e alghe. La loro combustione incontrollata inquina ugualmente generando emissioni e residui dannosi per l'ambiente.
Gli Oli chiari provenienti delle industrie sono facilmente rigenerabile usando un processo di purificazione come il filtraggio e/o la centrifuga.
Gli Oli scuri, come l'olio motore, sono particolarmente pericolosi in quanto pieni di metalli pesanti e altre sostanze inquinanti. Per il ritiro e lo Smaltimento di questi Oli esausti bisogna chiuderli dentro contenitori stagni senza mischiarli con altri liquidi (fluidi antigelo, fluidi di trasmissione).

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Smaltimento Oli Esausti

In base alle caratteristiche qualitative dell'olio usato, il prodotto raccolto può essere sottoposto a:

  •  Rigenerazione
  •  Combustione
  •  Trattamento
  •  Termodistruzione

La maggior parte della quantità di olio lubrificante usato raccolto viene inviato al recupero tramite processo di Rigenerazione. La rigenerazione consiste nell'ottenere nuove basi lubrificanti con le stesse caratteristiche delle basi ricavate dalla raffinazione del petrolio. Da un chilo e mezzo di olio usato si ottiene un chilo di olio base. Ma dalla rigenerazione si ottengono anche altri prodotti petroliferi quali il gasolio, l'olio combustibile ed il bitume.

Quando l'olio raccolto è riutilizzabile, ma non rigenerabile, è sottoposto al processo di Combustione, prevalentemente eseguito nei cementifici, impianti in grado di sfruttarne il potere calorifico (circa 9.500 kCal/kg), nel rispetto dei limiti di legge sulle immissioni in atmosfera.

Gli oli usati che non possono essere né rigenerati né inviati alla combustione, perché presentano parametri fuori specifica, in alcuni casi vengono inviati ad impianti di Trattamento, che attraverso dei processi fisici e/o chimici sono in grado di far rientrare le caratteristiche della frazione oleosa entro i limiti, per cui si può poi procedere al suo recupero inviandolo alla rigenerazione o alla combustione.

Nel caso in cui le caratteristiche dell'olio non consentano né la rigenerazione né la combustione né il trattamento, il prodotto viene inviato agli impianti di Termodistruzione, dotati di sistemi di abbattimento delle emissioni ancora più severi. La quantità di olio inviato alla termodistruzione ammonta a meno dello 0,5% del totale raccolto.




Link di riferimento:

  •  Coou - Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati  →  www.coou.it

  •  CONOE - Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta e trattamento degli Oli e grassi vegetali e animali Esausti  →  www.consorzioconoe.it

  •  AROE - Associazione nazionale italiana delle aziende di Recupero degli Oli e grassi vegetali e animali Esausti  →  www.aroe.it