Riciclo Meccanico Pneumatici
Il riciclo meccanico della gomma consiste nella riduzione del materiale recuperato in granulometrie omogenee che consentano il reimpiego del materiale stesso nella mescola utilizzata per la produzione dei nuovi manufatti.
La frazione più consistente di gomma riciclata post-consumo proviene dal recupero dei pneumatici dismessi ed è per questo motivo che verranno presentati di seguito alcuni dei metodi più diffusi impiegati per la produzione di materia prima-seconda a partire dai pneumatici recuperati post-consumo:
- Triturazione meccanica → costituita dalle seguenti fasi:
• Rimozione del tallone: separazione anelli metallici che sostengono il tallone (solo per
pneumatici degli autocarri)
• Triturazione: pneumatici vengono introdotti nei trituratori, che provvedono a ridurli in
pezzature variabili da 70 x 70 mm a 100 x 100 mm.
• Granulazione: il pezzame proveniente dalla triturazione viene successivamente sottoposto a
granulazione, per essere ulteriormente ridotto di dimensioni. In questa fase avviene anche
una prima separazione della parte in gomma da quella in acciaio e tessile
• Micronizzazione: i granuli di gomma vengono ulteriormente puliti dalle impurità presenti e
successivamente divisi a seconda delle varie granulometrie. A questo punto, è possibile
ridurre ulteriormente la granulometria della gomma, aggiungendo all'impianto alcuni mulini
polverizzatori.
- Processi criogenici → costituiti dalle seguenti fasi:
• Triturazione meccanica: i pneumatici dismessi vengono sottoposti ad una triturazione
meccanica grossolana di tipo convenzionale, che riduce le dimensioni dei singoli pezzi da
trattare
• Triturazione criogenia: il pezzame di gomma viene raffreddato con azoto liquido, in modo da
assumere una struttura cristallina fragile che può essere macinata più finemente senza
troppe difficoltà
• Polverizzazione: il prodotto della triturazione criogenica viene sottoposto ad un ulteriore
processo di riduzione volumetrica, che consiste nella polverizzazione finale operata
attraverso un mulino a dischi o a martelli
- Processi elettrotermici → costituiti dalle seguenti fasi:
• Triturazione meccanica: i pneumatici dismessi vengono sottoposti ad una triturazione
meccanica, che li riduce in pezzature grossolane
• Trattamento elettrotermico: in questa seconda fase, i pneumatici triturati vengono
introdotti in forni verticali ad induzione elettromagnetica. Grazie a questo trattamento, la
parte metallica che costituisce il pneumatico si riscalda rapidamente, fino a raggiungere
temperature di circa 700°C, provocando la carbonizzazione dello strato di gomma adiacente,
che si secca e consente il distacco del telaio metallico dalla restante parte in gomma.
• Alla fine del processo, nella parte bassa del forno vengono raccolti separatamente il
materiale metallico, la gomma inalterata e la gomma carbonizzata.
• Devulcanizzazione: attraverso questi ulteriori processi, la gomma viene riportata ad una
struttura chimica vicina a quella dell'elastomero di partenza, in maniera tale da permetterne
l'aggiunta alle normali mescole. La devulcanizzazione in genere è effettuata in autoclave
mediante processi termochimici, sfruttando l'azione congiunta di temperatura, pressione ed
additivi chimici.
Caratteristiche della materia prima secondaria
La composizione della gomma riciclata è molto simile a quella del materiale vergine di provenienza e, sotto forma di granulato o polverino, può entrare a far parte delle mescole utilizzate dall'industria per numerose applicazioni. Esistono però dei limiti in peso per l'impiego della MPS nella realizzazione di nuovi manufatti, limiti dovuti all'impossibilità di rilavorare tal quale la gomma vulcanizzata e che variano a seconda delle tecnologie impiegate e delle prestazioni richieste al prodotto finale.
I granuli di gomma riciclata vengono prevalentemente miscelati a vari leganti per ottenere conglomerati resino-gommosi realizzati per stampaggio a freddo. In questi casi, la percentuale di MPS presente si aggira in media intorno al 60 % - 70 %. Diverso è il caso del polverino, che, miscelato all'elastomero vergine o ad altri materiali, può essere sottoposto a pressofusione o altri tipi di stampaggio, anche se in percentuali molto ridotte (20 % circa).Purtroppo ad oggi il tasso di riciclo dei PFU per la produzione di MPS non tende ad aumentare (rappresenta ancora meno del 10% sul totale di pneumatici recuperati, mentre più della metà viene conferita in discarica), mentre a salire sono i costi di smaltimento. L'uso del granulo di gomma riciclato, anche là dove il reimpiego risulta più facile, come nel settore dei campi di erba sintetica, fatica a prendere piede, pur rappresentando una soluzione economicamente più vantaggiosa (i granuli riciclati sono fino a 7 volte più economici rispetto alla gomma vergine).
Principali applicazioni
- Superfici drenanti per campi di erba sintetica, condotte idriche, asfalti
- Superfici antitrauma per aree gioco o pavimentazioni sportive
- Pavimentazioni antisdrucciolo
- Isolanti
- Accessori per arredo urbano e stradale (dossi di rallentamento, cordoli, paletti)
- Componenti per infrastrutture viarie, tranviarie e portuali (antivibranti per rotaie; paracolpi per banchine)
- Materassi per allevamenti
- Manufatti vari (componenti e accessori per auto; fasce e ruote piene per valige, pattini, carriole; rivestimenti; suole per calzature; articoli di
cancelleria)