News - SISTRI nel caos: la cancellazione per microimprese non è automatica

L’obbligo del SISTRI, il sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti speciali pericolosi che in questi anni ha creato notevoli disagi alle imprese del settore, è stato abolito lo scorso 30 aprile dal Decreto Ministeriale n. 126 del 24 aprile 2014 per le piccole imprese con meno di 10 dipendenti e, indipendentemente dal numero dei dipendenti, per le imprese agricole, agroindustriali, di pesca professionale e di acquacultura che conferiscono i propri rifiuti a circuiti organizzati di raccolta. Tutte queste imprese ora rischiano però, per questioni burocratiche, di dover pagare comunque il diritto annuale.

 

 

Cancellazione non automatica

A richiamare l’attenzione delle aziende e del Ministero dell’Ambiente è stata la CNA di Roma: la cancellazione dal SISTRI non è automatica, ma sono le imprese a dover provvedere individualmente. In sostanza le aziende che rientrano nell’esclusione devono provvedere singolarmente a cancellarsi dall’elenco del SISTRI per poi proseguire con le comunicazioni previste con l’attuale sistema cartaceo. Il rischio, se non si procede alla cancellazione dal SISTRI, continuando però ad utilizzare gli attuali registri, formulari e MUD cartacei, è di ritrovarsi tra i soggetti che hanno volontariamente deciso di utilizzare il sistema con il conseguente obbligo di pagare ulteriori contributi per il pagamento della quota annuale di iscrizione al SISTRI (in scadenza al 30 giugno).

Come cancellarsi dal SISTRI

La procedura per cancellarsi dal SISTRI non è però delle più semplici e in più  presuppone il pieno funzionamento della chiavetta USB SISTRI. Le possibilità per formalizzare entro il 31 dicembre in maniera esplicita la volontà di procedere alla cancellazione dal sistema sono diverse:

  • utilizzare la nuova procedura telematica implementata sul sito del www.sistri.it all’interno dell’applicazione “Gestione Azienda” sempre utilizzando la chiavetta USB per accedere e selezionando la voce “Richieste” nel menù a tendina relativo a “Pratiche Azienda”, per poi selezionare “Richiesta cessazione azienda”. Una volta terminata la procedura, l’azienda riceverà una conferma della cancellazione e l’invito a restituire – a mezzo raccomandata A/R – la propria chiavetta USB dotazione;
  • contattare il numero verde SISTRI 800003836 e seguire la procedura suggerita dagli operatori, tenendo a portata di mano il dispositivo USB ritirato presso le Camere di Commercio di competenza;
  • ricorrere ai sistemi tradizionali, inviando la propria volontà di cancellazione al SISTRI tramite PEC all’indirizzo infosistri@sistri.it o tramite raccomandata A/R a SISTRI, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Via Cristoforo Colombo 44, 00147 Roma.

Anche a fronte del rischio di ulteriori costi per le imprese, ritenuti dalla CNA ingiustificati, le Associazioni di categoria a formalizzare al Ministero dell’Ambiente la richiesta di semplificazione della procedura sia per la cancellazione sia per la restituzione della chiavetta.

Comunicato del Ministero

In risposta, nel Comunicato del Ministero dell’Ambiente, si legge:

 

“I soggetti già iscritti al SISTRI, che ai sensi dell’articolo 11, del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, e del Decreto del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del 24 aprile 2014, non sono tenuti ad aderire né aderiscono volontariamente al Sistema, non devono versare il contributo annuale alla scadenza del 30 giugno 2014, anche se a tale data la procedura di cancellazione dell’iscrizione non è stata avviata o non è conclusa”.

In più:

Procedure e modalità semplificate, sentite le Associazioni di categoria, per la cancellazione dal SISTRI dei soggetti iscritti che non sono tenuti ad aderire al sistema medesimo, noncheé per la restituzione dei dispositivi <USB> e >BLACK BOX>, saranno definite con ulteriori comunicazioni”.


Fonte: Pmi.it

27/6/2014