News - Sistri: cancellazione imminente per il sistema di tracciabilità dei rifiuti?

Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha toccato l’argomento Sistri nel corso dell'assemblea di Federchimica. Le sue parole fanno intendere – e neanche in maniera troppo criptica – che il Sistri sarà oggetto di verifiche, fino ad una probabilissima eliminazione.

INFRASTRUTTURE – Lupi annuncia il piano nazionale sulla portualità e la logistica, che dovrebbe essere pronto per fine luglio, e quello degli aeroporti. Una riforma del settore viene richiesta da tempo, anche per poter rilanciare il nostro network di porti in tutto il mondo. Stesso discorso per le ferrovie, da sviluppare e rilanciare.

 

 

IL SISTRI – Ma anche per una platea del genere, per Federchimica, il Sistri è un tasto dolente. Il presidente Cesare Puccioni rimarca come si tratti di “un sistema sconosciuto in tutti gli altri Paesi europei. In 5 anni 24 provvedimenti legislativi con innumerevoli modifiche, 7 rinvii e il sistema non è ancora pienamente funzionante. Va semplificato e corretto per essere reso applicabile, senza oneri aggiuntivi per le imprese”.

A questo discorso fanno quindi eco le parole di Lupi: "Bisogna avere il coraggio di compiere un passo indietro e raggiungere l'obiettivo in altro modo", ha infatti tuonato sul Sistri. Una frase che lascia spazio a varie interpretazioni, ma delle quali prevale sicuramente quella di una possibile quanto imminente e necessaria cancellazione totale del sistema e degli obblighi che ha generato a carico delle imprese iscritte.

IL FUTURO DEI RIFIUTI – A dire il vero, in materia di rifiuti, il governo sta già mettendo a punto una serie di strategie. Nel decreto Ambiente Protetto, appena approvato, si parla di “requisizione d’uso” per indicare uno strumento in più rispetto a quelli eccezionali da utilizzare in situazioni di crisi.

 

 

Inoltre, viene precisato che la combustione di materiale agricolo è consentita solo in piccoli cumuli e in quantità giornaliere di 3 metri cubi per ettaro al massimo, con aree e periodi che dovranno stabilire i sindaci. E nel decreto si parla anche del Sistri e si annuncia un’ulteriore semplificazione con l’applicazione entro 60 giorni dell’interoperabilità e la sostituzione dei dispositivi token usb, il tutto senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.

 

Fonte: Greenbiz.it

24/6/2014