News - ColorCycle: combustibile dai pennarelli usati. Il nuovo programma di riciclo di Crayola

Crayola, marchio americano di forniture per il disegno e per l'arte, ha lanciato ColorCycle, un programma dedicato ai ragazzi delle scuole per il riciclo di pennarelli ed evidenziatori usati.


Se avete figli in età scolare, che amano disegnare e colorare, vi sarà capitato spesso di imbattervi in evidenziatori e pennarelli scarichi in giro per casa, di raccoglierli e di gettarli via. E, proprio come è accaduto a voi, la stessa cosa sarà successa a migliaia di genitori in giro per il mondo.

Per questo, Crayola, in collaborazione con JBI Inc., azienda specializzata nella conversione di plastica in combustibile, ha lanciato un'iniziativa interessante, che ha anche un importante risvolto pedagogico, coinvolgendo le scuole di alcune aree di Stati Uniti e Canada.

 

 

Stiamo parlando di ColorCycle, un programma dedicato a ragazzi di elementari e medie che invita a non gettare via i pennarelli e gli evidenziatori usati, a prescindere dalla marca, ma a raccoglierli all'interno delle scuole per poi inviarli in appositi impianti di riciclo. Qui, pennarelli e evidenziatori scarichi, non più utilizzabili per colorare e sottolineare, verranno trasformati in combustibile liquido.

L'iniziativa, oltre a permettere di produrre energia dai rifiuti, offre la possibilità di parlare di riciclo, di ambiente e di energia pulita all'interno delle scuole, sensibilizzando i più piccoli su temi che troppo spesso vengono sottovalutati o ignorati nei programmi scolastici ufficiali e utilizzando immagini un linguaggio semplice e diretto.

Dire ai bambini delle elementari, come fa Crayola, che riciclando una scatola di pennarelli da 8 è possibile produrre energia a sufficienza per preparare una perfetta colazione americana, con caffè, uova fritte e due toast, dà loro la possibilità di comprendere davvero l'importanza del recupero, attraverso immagini concrete che rimarranno nella loro memoria, al di là di ogni teoria.

Una buona idea, insomma, che ci auguriamo possa funzionare e – perché no? – sbarcare anche dal nostro lato dell'Atlantico.

 

Fonte: Greenbiz.it

6/8/2013