News - Rapporto Ispra 2013: con la crisi cala la produzione di rifiuti urbani
Rifiuti urbani in calo per via della crisi economica. E' quanto emerge dall'ultimo Rapporto Ispra sui rifiuti, presentato oggi a Roma. Dal 2010 al 2012 la produzione dei rifiuti urbani ha subito una riduzione del 7,7%, pari a 2,5 milioni di tonnellate. La produzione globale nazionale si attesta al momento al di sotto dei 30 milioni di tonnellate.
Lo scorso anno, ogni abitante italiano ha prodotto 504 kg di rifiuti, ben 32 kg in meno rispetto al 2010. Della riduzione è complice la crisi e, unita ad essa, una maggiore consapevolezza nelle scelte d'acquisto e nell'attuazione di buone pratiche per il rispetto dell'ambiente. La Basilicata è la regione che produce la minor quantità di rifiuti, al di sotto dei 400 kg per abitanti.
In cima alla classifica delle regioni in cui la quantità di rifiuti prodotti pro capite è ancora abbondante troviamo l'Emilia Romagna, con 637 kg di rifiuti urbani per abitante. La seguono Toscana (con 614 kg per abitante), Valle d'Aosta (605 kg), Liguria (586 kg) e Lazio (582 kg). Tra le regioni virtuose vi sono la Campania, il Molise e la Calabria, tutte con meno di 450 kg di rifiuti prodotti pro capite.
Per quanto riguarda la spesa degli italiani per lo smaltimento dei rifiuti urbani, ogni abitante spende in media, all'anno, 144 Euro al Nord, 193 al Centro e 157 al Sud. La spesa media annua pro capite è di 157,4 Euro. La percentuale di copertura dei costi del servizio con i proventi dalla Tarsu e dalla tariffa sui rifiuti è passata dall'83,9% del 2001 al 94,1% del 2011, collocandosi ancora al di sotto della copertura totale dei costi prevista dalla normativa vigente in materia.
Il Rapporto Ispra 2013 ha indagato la situazione relativa alla raccolta differenziata. A livello nazionale essa si attesta al 37,7% nel 2011 e al 39,9% nel 2012. Il Nord resta l'area italiana più differenziata, con una percentuale di raccolta complessiva che supera il 50%, mentre centro e sud raggiungono rispettivamente 32,9% al 26,7%. A livello regionale, Veneto e Trentino Alto Adige differenziano il 62,6% e il 62,3% dei rifiuti, mentre Sicilia e Calabria mostrano tassi inferiori al 15%.
Sono 12 milioni le tonnellate di rifiuti urbani smaltite nelle discariche italiane nel 2012, 1,5 milioni di tonnellate in meno rispetto al 2011. Un calo che alleggerisce il lavoro di smaltimento all'interno delle strutture nazionali. Ingenti quantità di rifiuti vengono ancora destinati all'esportazione, per lo smaltimento all'estero. 311 mila tonnellate di rifiuti urbani sono state esportate nel 2011, delle quali 310 mila sono costituite da rifiuti non pericolosi. Austria, Cina, Ungheria e Germania sono i maggiori Paesi a cui i nostri rifiuti vengono destinati.
Infine, l'Ispra comunica i dati relativi all'importazione dei rifiuti urbani dall'estero all'Italia. Sono state importate oltre 261 mila tonnellate di rifiuti urbani, di cui solo 40 tonnellate sono rifiuti pericolosi. Il Paese da cui proviene il maggior quantitativo di rifiuti urbani è la Francia, con oltre 188 mila tonnellate (72% del totale importato), seguono Svizzera con il 15,7% ed Austria con il 4,9%.
Fonte: Greenbiz.it
19/6/2013