News - Cina, risolto il gravoso problema delle deiezioni dei maiali
Un team internazionale di ricercatori ha sviluppato un sistema che aiuterà i contadini cinesi a convertire 1,4 milioni di tonnellate di escrementi di maiali in una fonte di energia rinnovabile e di fertilizzante. Il progetto, che ha vinto il Federal Government 2013 Star Award dell'Australia, è gestito dal Cooperative research centre for Contamination assessment and remediation of the environment (Crc Care) di Adelaide, dalla compagnia cinese Hlm Asia Pl e dall'università per la scienza e la tecnologia di Huazhong ed ha sviluppato una tecnologia per il trattamento di una delle più grandi e puzzolenti problemi di smaltimento dei rifiuti del mondo.
Il direttore del Crc Care, Ravi Naidu, spiega che «La Cina ha 1,8 milioni di allevamenti di suini e oltre 700 milioni di suini, mentre la carne di maiale costituisce il 67% del consumo di carne nazionale. Si stima che il settore suinicolo cinese produca 1,4 milioni di tonnellate di escrementi di maiale e 7 milioni di tonnellate di urina all'anno. Tuttavia, solo il 10% di questi rifiuti è attualmente trattato, il che rappresenta un notevole rompicapo per lo smaltimento, nonché rischi per la salute e la qualità dell'acqua».
Il progetto prevedeva la collaborazione con un certo numero di piccole e medie imprese australiane e cinesi e la sua tecnologia potrebbe essere adottata a livello internazionale, anche in Paesi come l'India. La tecnologia è stato brevettata come pooCare ed è stata testata sul campo ed ora viene applicata per trattare grandi volumi di rifiuti in molte porcilaie cinesi
Il team sino-australiano ha sviluppato un biodigestore anaerobico a due fasi per il trattamento massiccio dei rifiuti di ed ha determinato le impostazioni di carico e tempo di digestione. Ha anche determinato che «Una particolare combinazione di diversi trattamenti anaerobici è efficace per questo tipo di rifiuti "high-nutrient" e che può produrre energia pulita da biogas».
Secondo Naidu, il biodigestore dimostrativo può: bonificare 200 tonnellate di rifiuti di porcilaia al giorno (73.000 tonnellate all'anno); produrre 380 metri cubi di biogas al giorno, per un valore di circa un 41 mila dollari australiani all'anno come combustibile da riscaldamento; produce 5600 tonnellate di fertilizzante per un valore 550.000 dollari australiani all'anno. CRc Care ha anche lavorato con l'industria del maiale in Australia, inclusa Pork CRC, per trasferire la tecnologia biodigestore dalla Cina alle aziende agricole in Australia. Ciò consentirà ai porcili australiani di acquisire un nuovo flusso di reddito dal loro rifiuti, il che aiuterà le attività agricole di sostegno, a far crescere alghe ed a produrre biochar per fornire nutrienti al suolo ed aumentare il sequestro di carbonio nel suolo. La nostra tecnologia non si limita a risolvere un problema grande e piuttosto puzzolente della Cina, lo fa per il mondo. Il consumo di carne di maiale è in aumento a livello globale a causa della maggiore domanda di carne e questo sviluppo, che ricicla l'energia ed i nutrienti nei rifiuti di maiale, rende un importante contributo alla sostenibilità di questo settore».
Crc Care sottolinea che per risolvere il problema della cacca dei maiali cinesi i partner del progetto hanno dovuto: comprendere la minaccia dell'inquinamento posta da rifiuti di origine animale per l'ambiente e la salute umana come base per sviluppare il business case; caratterizzare rifiuti solidi e liquidi dell'allevamento di suini (soprattutto in termini di azoto, fosforo e contenuto di metalli pesanti); sviluppare modi per gestire il percolato dalle discariche esistenti; evitare ulteriori contaminazioni dell'ambiente; sviluppare tecnologie alternative avanzate per la rimozione dell'azoto; portare a termine la progettazione di un nuovo bioreattore e delle tecnologie operative; escogitare un modo efficace per raccogliere e commercializzare il biogas per le comunità locali; risolvere il problema dei metalli pesanti tossici utilizzando biochar per assorbirli; aggiungere valore ai rifiuti dei porcili, comprese la produzione e la commercializzazione di un concime accettabile.
«Pig poo potrebbe sembrare una roba semplice, ma crea un insieme molto complesso di problemi ambientali - conclude Naidu - che e sono lieto di dire che il team Crc Care/Cina è riuscito a superare con un po' di pensiero laterale e sound e tecnologie pratiche ed accessibili».
Fonte: Greenreport.it
21/5/2013