News - Ginkgo, l'ombrello totalmente riciclabile
Esiste nel mondo un «inquinamento da ombrelli» che tre giovani imprenditori italiani stanno cercando di risolvere. Secondo le stime da loro presentate, ogni anno viene gettato, perché ormai inservibile, un numero impressionante di vecchi ombrelli: un miliardo di oggetti che smaltire è difficoltoso, anche perché bisognerebbe smontarli un pezzo alla volta. Le parti più preoccupanti dei parapioggia tradizionali, in termini ambientali, sono il poliestere della copertura (un polimero sintetico che impiega un millennio per biodegradarsi) e il ferro delle parti interne. Secondo un’altra stima suggestiva, se si considerano in media 240 grammi di metallo a ombrello, e li si moltiplica per il miliardo di pezzi appena citato, si ottengono 240 mila tonnellate di ferro annue: equivalenti, all’incirca, al peso di 25 Tour Eiffel.
GINKGO - Per risolvere il problema Federico Venturi, designer, Gianluca Savalli, ingegnere meccanico, e Marco Righi, ingegnere gestionale, hanno progettato un ombrello 100% ecofriendly chiamato «Ginkgo». Ginkgo è composto da 25 pezzi (contro i 120 degli ombrelli tradizionali) confezionati interamente in polipropilene, un polimero che questa volta è totalmente riciclabile. Ha un’estetica lineare e personalizzabile, con tela, asticciole e manico colorabili a piacimento. È flessibile, leggero e resistente: non nasce quindi come prodotto usa-e-getta, da buttare senza pensiero, ma con l’intenzione di eliminare, una volta finito il ciclo vitale del prodotto, una causa di possibile inquinamento.
CROWFUNDING - Promosso inizialmente attraverso i social network, Ginkgo ha ottenuto una buona risposta di pubblico. Si è quindi trasformato in start up con il sostegno della Fondazione Politecnico di Milano e sta provando ora il grande salto. Spostatosi su Indiegogo, piattaforma internazionale di crowdfunding che finanzia progetti creativi, sociali e imprenditoriali, cerca fondi per entrare nel mercato. Secondo i calcoli dei tre imprenditori, il finanziamento può essere diviso in tre momenti: una fase iniziale necessaria per la produzione della prima serie di ombrelli e per la copertura del setup dell’intera linea produttiva (30 mila dollari); una seconda per creare stampi multipli e migliorare la produzione (100 mila dollari); una terza per approfondire le fasi di ricerca e sviluppo (200 mila dollari). Per raggiungere il primo obiettivo, Indiegogo raccoglie fondi fino al 31 maggio 2013: chi sceglierà di aderire potrà avere l’ombrello già a novembre.
Fonte: Corriere.it
13/5/2013