News - Le normali batterie alkaline "usa e getta" non si buttano più: con ReVita si ricaricano
Si annuncia una rivoluzione per il mondo delle "pile" (o meglio batterie) con vantaggi per l'ambiente. È disponibile sul mercato ReVita, una nuova linea di caricabatterie in grado di rigenerare e ricaricare anche le normali batterie alkaline stilo e ministilo "usa e getta" da 1.5V, il che potrebbe avere conseguenze sulla filiera produttiva e sul mercato con una possibile riduzione dell'impatto ambientale, poiché le pile esauste (che devono essere conferite negli apposi contenitori di raccolta e poi avviate a riciclo) contengono sempre metalli pesanti e mercurio.A differenza dei comuni caricabatterie, ReVita dispone di una circuiteria molto complessa divisa in quattro sezioni. Ogni batteria è caricata individualmente ed ogni circuito è controllato da un apposito microprocessore il quale verifica la temperatura e la tensione durante tutto il ciclo di carica, garantendo efficacia e sicurezza di utilizzo.
La linea ReVita è composta attualmente da 3 modelli: il modello RV1, di rete 220V, con spazio per ricaricare contemporaneamente fino a 4 batterie, il modello RV2 sempre a 4 spazi ed alimentabile direttamente da una porta mini USB, o dall'alimentatore di uno smartphone mini USB, ed il modello più compatto RV3, anch'esso USB, con scomparti per due sole batterie.
Ogni caricabatterie permette di ricaricare anche una sola batteria alla volta oppure batterie diverse anche di differenti produttori e ricarica anche le batterie ricaricabili da 1.2 V NiMh o NiCd. La tecnologia alla base di ReVita è coperta da brevetti internazionali già attribuiti in USA, Cina, Giappone, Taiwan, Germania, Australia, Germania ed Italia, e sono già state presentate le domande di registrazione di brevetto in molti altri importanti mercati mondiali.
Fonte: GreenReport.it
4/12/2012